L’impegno comune per limitare l’impiego di sostanze tossiche e dannose per l’ambiente e per abbattere i consumi energetici, associato alla sempre più crescente richiesta di strumentazione analitica portatile ha indirizzato la ricerca verso lo sviluppo di dispositivi analitici miniaturizzati caratterizzati da un ridotto consumo di solventi/reagenti e utilizzabili “in campo”, nel rispetto dei principi fondamentali della GAC (“Green Analytical Chemistry).
In questo contesto, l'attività di ricerca è focalizzata sullo studio e messa a punto di dispositivi analitici miniaturizzati elettrochimici ed ottici a basso costo e di facile uso utilizzando semplici approcci costruttivi basati sull’utilizzo di strumenti di uso comune (plotter da taglio, stampanti da ufficio o 3D, microcontrollori open-source e smartphone) e impiegando materiali ecosostenibili e facilmente reperibili (matite a base di grafite, carta e cotone). Tali dispostivi sono stati impiegati per la determinazione e quantificazione di analiti di interesse agro-alimentare e ambientale